ALL’EX COMPAGNO LEOPOLDO CHIEFFALLO
Mario ManfrediAlle ore 23 circa di giorno 8 del mese di Aprile su una pubblica piazza di questo comune , dopo anni di letargo, ha tenuto un comizio un ex compagno PSI, ex ricercatore di un qualsiasi partito politico, ex compagno del NUOVO PSI, ex appartenente al PDM nonché attuale non convinto appartenente al PD, tale Leopoldo Chièffallo. Costui anziché intrattenere lo scarso pubblico presente con discorsi di alta politica, come era doveroso fare, avendo egli per il passato ricoperto importanti cariche politiche ed istituzionali, si è limitato solo a gettare fango su questo e su quello ed in particolar modo nei confronti del sottoscritto, tacciato di essere un GIUDA.
Per quanto riguarda la terminologia: FECCIA UMANA che ha usato e che da anni usa contro chiunque ritiene un suo avversario politico, non commento, perché sono certo volesse parlare di lui e, certamente, non tocca a me difenderlo.
Mi voglio soffermare invece su chi deve essere considerato un GIUDA ( per antonomasia, da Giuda Iscariota, è un nome che viene usato come sinonimo di traditore).
IO non ritengo di essere un Giuda perché non ho mai tradito il Partito al quale appartengo dal Maggio 1968, tesserato dall’allora Segretario di Sezione il compianto zio Pietro Arcuri . Non ritengo anche di aver potuto tradire te perché, anche se abbiamo amministrato e militato nello stesso partito, non sono stato mai, e dico mai, uno dei tuoi, come tu lo intendi e cioè senza cervello. Non sono stato neppure un tuo lecchino, né tanto meno un cane al tuo guinzaglio o un asino con la cavezza. Tu queste cose le sai bene perché ricorderai certamente gli scontri che abbiamo continuamente avuto su argomenti e modi di agire diametralmente opposti e contrastanti, come anche sulle preferenze da dare ai politici( tu le davi a Casalinuovo ed io, al contrario di te a Principe). Anche se scontri tra di noi vi sono stati, al sottoscritto non è mai balenata l’idea di ordire dietro le spalle per far cadere un’amministrazione comunale voluta dalla sovranità popolare, come invece tu ultimamente hai fatto, solo ed esclusivamente per assecondare un capriccio voluto dal tuo rampollo, che ha bene appreso da te l’arte della calunnia ma che ha dimostrato di avere grandi incapacità politiche. Vergogna! Non si fa cadere con la forza un’amministrazione, voluta dal popolo, solo ed esclusivamente perché una parte di essa non vuole seguire le direttive di una famiglia che, per tornaconto personale, ha deciso di cambiare direzione politica.
E allora, dato che io non ho tradito nessuno, non posso essere considerato un GIUDA.
Esaminiamo ora alcuni fatti che ti riguardano direttamente per capire se il termine GIUDA si addice invece a te:
- La prima volta che ti sei dichiarato Socialista è stato nel 1973, in occasione delle elezioni comunali, allorquando facevi parte della lista recante il contrassegno del Partito. Fino a quella data non appartenevi a nessun partito, non eri nessuno, eri un giovane come noi. Fu appunto per questo e non per altri meriti che, dopo aver vinto le elezioni comunali nel 1968, io, mio fratello Antonio ed altri giovani volemmo che fossi tu il Sindaco del paese in contrapposizione a quanti, al contrario, indicavano Clemente Mendicino, altro componente della lista. Questo accordo, se ricordi, fu sancito a casa mia una sera in cui ci eravamo appositamente riuniti. Da allora hai regolarmente militato in questo Partito fino al suo scioglimento, avvenuto di fatto dopo l’avvento “tangentopoli”anche se, da come agisci e ti comporti, lasci trasparire che poco, ma molto poco, hai assimilato dei suoi principi, altro che ti sei abbeverato alla cultura socialista come vai cianciando dai balconi ! Orbene, grazie a questo partito sei diventato qualcuno in politica: Sindaco, consigliere provinciale, assessore provinciale, Presidente dell’Amministrazione Provinciale, consigliere Regionale, (per cui ti fregi dell’appellativo di Onorevole), Assessore Regionale.
Ad un certo punto ci fu una battuta di arresto alla tua carriera politica perché fosti messo per due volte in carcere. Eri rimasto solo, cercavi disperatamente un partito, nessuno ti voleva. Anche in quella occasione Io ti venni in aiuto perché, assieme ad uno sparuto numero di persone avevamo dato vita al NUOVO PARTITO SOCIALISTA, capeggiato in Calabria da Saverio Zavettieri che in seguito te lo consegnò bello e pronto.( alla faccia dei compagni che credevamo nel nuovo partito che, di nuovo,grazie al tuo avvento, aveva solo il nome). Sta di fatto comunque che sotto il simbolo di questo partito sei stato rieletto Consigliere Regionale, ritornando a godere di tutti i privilegi che detta carica comporta. Questa tua carica, però non durò molto, perché il primo dei non eletti, a seguito di ricorso, dove evidenziava che il tuo comportamento precedente l’elezione era da ritenere fuorilegge, prese il tuo posto.
Occorreva per te, trovare un ‘altra sistemazione che ti desse potere e, naturalmente, tanti soldi.
Da qui, forse l’idea di passare ad un altro partito, nel partito creato dall’attuale Presidente della Giunta Regionale: il PDM, dove sei transitato trascinandoti, a loro insaputa, compagni giovani e meno giovani che fino a quel momento avevano inneggiato al socialismo, avevano cantato a squarcia gola i motivi socialisti, avevano sventolato le bandiere socialiste.
In autunno 2007 ci furono le elezioni alle primarie nel PD, dove tu eri da poco transitato e, subito dopo, guarda caso, il Presidente della Giunta Regionale, con proprio decreto n. 48 del 29.02.2008, ti ha nominato Presidente della Fondazione Mediterranea Terina Onlus ( ex Agroalimetare). Da qui, forse, il termine LEOPAPPA che altri e, non io che al contrario di te, della calunnia non ne ho mai fatto una professione, ti hanno appioppato, in quanto avranno visto questa nomina come una ricompensa al tradimento perpetrato nei confronti del Partito Socialista. Hai tradito il partito che tanto ti aveva dato!!!
Che amarezza, Leopoldo Chièffallo, non certamente io, ma tu sei stato un GIUDA.
- Correva l’anno 1990, a maggio si tenevano le elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale e del Consiglio Provinciale. San mango aveva due suoi figli candidati nel PSI: mio fratello Antonio Manfredi, allora Sindaco, candidato alla Provincia e tu, candidato alla Regione. Nel mentre il sottoscritto, unitamente ai miei familiari, ci prodigavamo a far pervenire consensi al partito su tutte e due le schede, tu ti prodigavi a tramare indecorosamente e vigliaccamente alle spalle di mio fratello, raggiungendo col Dr. Pietro Menniti della vicina Falerna, anch’egli candidato alla Provincia per conto della Democrazia Cristiana, un accordo di scambio di voti.
Risultato:
Antonio Manfredi, quantunque a San Mango avesse preso più voti di te contro il tuo volere, perché anche qui negli ultimi giorni, a mezzo dei tuoi scagnozzi, hai tentato di non farlo votare, NON FU ELETTO;
- Tu ed il Dr. Menniti FOSTE entrambi ELETTI.
Hai tradito ancora, hai tradito un amico, un compagno d’infanzia, una famiglia che ti riteneva amico !!!!!
Che amarezza, Leopoldo Chièffallo, non certamente io, ma tu sei stato un GIUDA
- anno 2001 - Elezioni comunali-
Per miracolo vincemmo le elezioni contro una lista civica capeggiata dall’amico Peppe Caravia. Occorreva, quindi, nominare la Giunta, regolarmente concordata con tutti i componenti della nostra lista, e procedere a designare in Consiglio Comunale l’assessore delegato a Vice Sindaco. Essendo io il Vice Sindaco uscente ed avendo ricevuto il maggior numero di voti di preferenza, come da copione, era logico che a continuare a svolgere il ruolo di Vice-Sindaco sarei dovuto essere invitato io. Invece, in Consiglio comunale, a sorpresa e mentendo dicendo che a seguito di nostro accordo, nominasti Vice-Sindaco Aurelio Adamo. Legittimo fu il mio risentimento, non per la mancata delega ricevuta (come tu vuoi far credere) ma solo ed esclusivamente perché avevi tramato alle mie spalle e di tua iniziativa avevi deciso una cosa che riguardava la mia persona , senza sentire il bisogno di avvisarmi, come fossi uno dei tuoi ciuchini che tiri a destra e a manca senza neppure interpellarli. Se, al contrario, come ti ho sempre ripetuto, avessi chiesto il mio parere, come era doveroso da parte tua fare, sarei stato felicissimo di chiederti io in Consiglio Comunale di nominare Vice-Sindaco Aurelio Adamo, giovane eletto ed alla sua prima esperienza politica. Io non ho mai avuto l’abitudine di fregiarmi di titoli. Figuriamoci che importanza avrei potuto dare a questa carica acquisita e quanto ci tenessi! Basti pensare che l’ avevo precedentemente ricoperta per due legislatura (10 anni) senza che nemmeno la gente ne fosse a conoscenza!
L’episodio, contrariamente a quanto tu vai dicendo non è stato determinante a far rompere i nostri labili rapporti come tu vorresti far credere I veri motivi tu li conosci bene, sai benissimo che non ho tollerato e mi sono indignato perché tu, hai consentito che, un gruppo di consiglieri, capeggiati da tuo figlio, si dimettesse e facesse sciogliere anticipatamente il Consiglio Comunale. Un simile atteggiamento è stato dettato dall’arroganza, dal voler dimostrare a tutti i costi che, chi non è con voi, chi non la pensa come voi deve essere punito e, quindi destituito. In questa operazione ha avuto anche un ruolo importate l’ incapacità politica tua e di tuo figlio in quanto, accecati dal desiderio di vendetta , non avete saputo prevedere che, la caduta del Consiglio comunale rappresentava l’inizio della vostra caduta politica in ogni campo: provinciale, comunale e domani in campo regionale.
Hai tradito il popolo di San Mango che tanto ti ha dato!!!!!
Che amarezza, Leopoldo Chièffallo, non certamente io, ma ancora una volta tu sei stato un GIUDA
Per evitare di annoiarvi ulteriormente , per ultimo, voglio riportare un altro episodio che riguarda tradimenti perpetrati fuori dal territorio comunale.
Tre legislature fa la Regione Calabria era governata da una coalizione di centro- destra capeggiata dal Dr. Nisticò. Costui, volendo allargare la cerchia del suo elettorato, pensò di puntare su di te. Ti nominò, quindi, Presidente dell’Agroalimentare di Lamezia Terme, dandoti potere e tanti lauti guadagni. Non ti conosceva certamente bene, perché nel momento in cui ha avuto bisogno di te, essendosi candidato al Parlamento Europeo, lo hai degnamente ripagato per la sua generosità: a S.Mango, tuo paese, come ami definirlo, il Dr. Nisticò ha avuto, quale frutto del tuo impegno, n. 31 preferenze.
Ancora una volta hai tradito chi aveva avuto fiducia in te!!!!!
Che amarezza, Leopoldo Chièffallo, non certamente io, ma tu sei stato un GIUDA
Leopoldo, come vedi, la sera del tuo comizio non vi era assolutamente bisogno di nominare impropriamente me per vedere un GIUDA bastava solamente che ti guardassi in uno specchio: vi avresti certamente trovato riflessa la sua immagine.
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